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Convegno Singolare/Plurale, l'attualità del pensiero di Franco Basaglia

11-12 settembre 2008, Colorno (PR)

Ai tempi di Basaglia il “diverso” era il malato mentale, recluso nell’ospedale psichiatrico. Fu necessaria una battaglia, in termini di dibattito scientifico e di partecipazione sociale, per cambiare la situazione, il cui esito fu la legge 180 e la fine dell’ospedale psichiatrico.

A trent’anni di distanza il “diverso” per noi oggi è soprattutto lo straniero, su cui facilmente confluiscono le paure della nostra società, che assumono la veste del pregiudizio anti islamico dello
“scontro di civiltà” o quello della minaccia alla nostra sicurezza da parte di rom e “nuovi barbari”. Ma il “diverso” è anche quello più vicino, il compagno vittima del bullismo o la compagna aggredita sessualmente in gruppo.

Siamo abituati a pensarci con un’identità compatta e molte cose dentro o fuori di noi minacciano questa immagine: la nostra identità culturale ha radici comuni con ciò che ci appare diverso ed è soprattutto il risultato di scambi e contaminazioni culturali; il “diverso” dentro di noi è ciò che ci fa paura perché non lo ri-conosciamo; il ”diverso” antropologico ci attraversa come stratificazione culturale, che ci fa funzionare non solo come esseri “razionali”, ma anche come “animisti”, “totemici” e così via.

Quando non riconosciamo il “diverso” dentro di noi lo proiettiamo e lo combattiamo nell’altro. Ogni costruzione sociale di polarità in conflitto ha all’origine la prima differenza, quella di essere uomo o donna, non riconosciuta nella relazione simbolica fra i due sessi. Chi oggi si fa continuatore del pensiero e della pratica di Basaglia fa proprie queste tematiche. Lo fanno in particolare le arti terapie che hanno una fondazione antropologica, per le quali la cura attiene alla comunità e che utilizzano linguaggi espressivi per loro natura mediatori e interculturali. Lo fanno una serie di pratiche radicate nel nostro territorio, che hanno inventato e portano avanti da tempo iniziative di cura e di integrazione sociale, nei servizi e sul territorio, in cui è centrale l’aspetto di comunità.

Proprietà dell'articolo
creato: mercoledì 28 ottobre 2009
modificato: mercoledì 28 ottobre 2009